La nascita del Signa 1914 avvenne grazie ad una situazione economica favorevole, in cui c’era il tempo di dedicarsi ad attività sportive e ludiche, oltre alla politica e all’economia. Seguendo così l’esempio di alcune città italiane che crearono le squadre della propria città su modello di formazioni inglesi (come ad esempio l’Inter, il Milan e il Genoa), anche a Signa venne fondata nel 1914 una propria squadra di calcio, chiamata Società Sportiva Signa. Nei primi anni la squadra signese non disputò in campionati o tornei ma si limitò soltanto a sfidare altre formazioni locali[1]. Con l’inizio della Prima guerra mondiale, le attività agonistiche si fermarono per riprendere solamente a fine guerra. Il Signa venne iscritto alla F.I.G.C. nel 1920 e poté quindi partecipare ad un campionato ufficiale[1]. L’esordio avvenne durante il campionato 1920-21 nella Terza Categoria Toscana (quella che oggi sarebbe la Promozione Toscana) e fu subito promossa nel campionato di Promozione Toscana (l’attuale Eccellenza). Vari furono i successi ottenuti dalla squadra in quegli anni, come la clamorosa vittoria per 18-0 il 21 gennaio 1923 contro il Prato o contro l’Empoli (2-1 per il Signa) oppure la vittoria per 7 a 0 contro il Siena[1]. Pur subendo l’egemonia politica fascista dal 1926, la squadra signese riuscì ad ottenere altri risultati importanti. Nello stesso anno infatti la squadra fu chiamata ad inaugurare la nuova formazione calcistica di Firenze, la Fiorentina. La partita vide il club signese vincere per 2-1 come riportato da un articolo de La Nazione dell’epoca:
« Il debutto della squadra fiorentina che dovrà fra breve iniziare il campionato di prima divisione non è stato felice. I concittadini sono stati battuti da Le Signe per 2-1. L’A.C. Fiorentina ha avuto il torto di cominciare un po’ tardi gli allenamenti della squadra. Ma la colpa non crediamo debba ascriversi del tutto gli intendimenti dei dirigenti del nuovo sodalizio calcistico… » | |
(La Nazione, 20 settembre 1926) |
Col passare degli anni e con il cambiamento dei tornei calcistici in Italia attraverso la creazione dei campionati di Serie A, B e successivamente Serie C, il Signe disputò dal 1929 buone stagioni anche se fu protagonista di un fatto grave durante quello stesso anno. Infatti in un match giocato in casa contro il Piombino, dopo un goal annullato, il pubblico signese si riversò sul campo maltrattando l’arbitro. Ciò costò al Signe l’impossibilità di proseguire il campionato e fece rischiare la retrocessione diretta anche se quest’ultima fu evitata grazie le influenze politiche della presidenza signese[1]. Nel corso degli anni disputò una serie di stagioni altalenanti che culminarono con la promozione della squadra signese in Serie C. Le Signe continuarono la sua permanenza in questa categoria anche durante la Seconda guerra mondiale fino al 1948 quando venne retrocessa in Promozione[1]. Da qui in poi ottenne risultati deludenti, disputando in campionati e tornei minori. Solo in tre stagioni (quelle tra il 1967-68 e il 1970-71) la squadra ottenne la Serie D[1], mentre attualmente ha raggiunto il campionato Promozione.
Giocatori noti del Signa 1914
Pur non ottenendo mai grandi risultati agonistici, il Signa 1914 ha avuto importanti giocatori che col passare del tempo sono riusciti a far carriera e successo in squadre maggiori. Tra questi ci sono Fulvio Nesti ed Egisto Pandolfini i quali fecero parte della Nazionale Italiana nei Mondiali del 1954[1] e Piero Gonfiantini che militò per ben dodici anni nella Fiorentina.
Altri importanti giocatori che, in gran parte, hanno iniziato la carriera con la maglia del Signa 1914 sono: Luigi Boni (portiere), Giovanni Checchi (difensore), Ivo Buzzegoli (difensore), Silvano Grassi (centrocampista), Mauro Mari (centrocampista), Graziano Gori (ala) e Antonio Ghedini (ala).
Bibliografia
- Carlo Fontanelli e Libero Sarchielli, Libero di Signa – 1914/2004 90 anni di calcio fra Arno e Bisenzio – Geo Edizioni, Empoli – giugno 2004.