Il “Cappello di Paglia” – nella storia- trova origine nella città di Signa già dal secolo XIII; Signa si confermerà, a partire dal 1714 e fino alla data odierna, grazie anche a Domenico Sebastiano Michelacci, capitale mondiale del Cappello di Paglia.
Ma poche persone sanno che a detto Cappello è legato un Miracolo. Ecco la storia.
Come tutti dovrebbero sapere Santa Caterina de’ Ricci è la compatrona della città di Prato assieme a San Vincenzo. Nella Basilica dei due patroni a Prato si trovano esposte due importanti reliquie della Santa, oggetti appartenuti in vita a Caterina de’ Ricci. (al secolo Alessandra Lucrezia Romola) nata a Firenze il 23 aprile 1522 e deceduta a Prato il 2 febbraio 1590.
Si tratta del “cappello di paglia” che la Santa indossava quando si recava nell’orto e del bastone su cui si appoggiava camminando negli ultimi anni di vita. Questi oggetti hanno permesso la guarigione miracolosa di due malati devoti della Santa: il miracolo avvenuto con il bastone, è stato riconosciuto per la beatificazione nel 1732 e la guarigione avvenuta con il “cappello di paglia” ha permesso alla Chiesa Cattolica nel 1746, di dichiarare Santa la monaca domenicana.
Il miracolo accadde nella città di Firenze nella persona della fanciulla Maria Clemenza STACCIOLI fiorentina, la quale si trovava inferma da otto anni consecutivi, tormentata con forti dolori e sintomi di un cancro alla mammella che inizialmente aveva sette aperture, che si erano ridotte a due sole assai profonde e callose; sopravvenuta all’inferma una febbre acuta, con deliqui e deliri, ormai ridotta in fin di vita, invocò la Santa ed applicato sopra il capo di Essa il “cappello di Paglia”, che la Santa portava nel Monastero , si ritrovò istantaneamente risanata e libera da ogni malore.
Con ottime probabilità quel “Cappello” proveniva da Signa.