La Storia
Storicamente, è sempre stata anche una componente vitale dei momenti di festa e di aggregazione delle comunità, nelle grandi città come nei piccoli paesi: le ricorrenze più importanti si festeggiavano a ritmo di balli e canti e spesso il catalizzatore di tutto questo, e il crocevia, era una banda musicale.
Allo stesso modo, questa è anche la storia della Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Signa, costituita da Lorenzo Calosi nel lontano 1824; fin dai suoi esordi, la Filarmonica divenne un importante punto di riferimento e aggregazione per la comunità signese, la colonna sonora di tutti i più importanti momenti di festa civile e religiosa della comunità, portando anche avanti l’insegnamento della musica presso le nuove generazioni.Il momento di massima attività della Filarmonica coincise con il periodo tra gli ultimi anni dell’Ottocento ed i primi decenni del Novecento. Con la fine della Seconda Guerra Mondiale cominciò però il rapido declino: troppi cambiamenti nella società, nei gusti, nei costumi e nella composizione della banda stessa portarono al suo scioglimento nel 1952, dopo più di cento anni di onorata attività.
Ma il ricordo rimase forte, e sull’onda della nostalgia – ma non solo: anche con un occhio al futuro – nel 1981 un gruppo di “vecchi” appassionati signesi (Leonetto Franchi, Francesco Giovagnoli, Ugo Marretti, Luigi Nannucci, Elio Alberto Rugi e Renzo Vettori) diede nuova vita alla Filarmonica, che da allora non si è più fermata e in quasi trent’anni di attività è riuscita a riportare la passione per la musica nelle case e nelle famiglie di Signa, ma anche oltre: si è infatti esibita più volte nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, oltre che in alcune delle più belle piazze d’Italia e persino in Austria e Francia. Tre Maestri (Manlio Freiles, Franco Rannino e adesso Stefano Mangini) hanno preso negli anni il timone della direzione musicale, e hanno messo la loro esperienza al servizio della Filarmonica, ma quello che ha reso possibile la continua crescita di questo progetto è stato soprattutto l’entusiasmo e l’amore per la musica che i membri della banda, e i signesi tutti, hanno dimostrato in questi anni.
E tanto di questo lavoro è stato fatto dai giovani, e per i giovani. Parallelamente alla attività concertistica, la Filarmonica ha infatti promosso l’insegnamento e la diffusione della musica, attraverso la creazione di una propria scuola di musica, intitolata alla memoria di Alberto Rugi, che fu uno dei principali artefici della sua rinascita. Un bel modo di favorire il ricambio generazionale, e di coinvolgere sempre di più i giovani: questo grazie al lavoro svolto da dai Maestri Carmelo Mobilia, Tatiana Fedi, Matteo Spolveri, Luciano Fiorello e Filippo Daidone, e al grande investimento fatto dalla Filarmonica, che ha regalato gli strumenti ai ragazzi e ha offerto gratuitamente le lezioni. Un grande arricchimento, per tutti, ma soprattutto per i ragazzi, di tutte le età (dalle medie all’università, e oltre ) che hanno preso sul serio l’ impegno, e hanno riscoperto anche il piacere di stare assieme.
Ma i progetti della Filarmonica per coinvolgere i giovani non si fermano qui: la banda ha portato anche nelle scuole l’insegnamento della musica, attraverso un progetto di insegnamento che ha avvicinato tanti ragazzi alla musica. In particolare , la scuola media Leonardo da Vinci di Lastra a Signa ha risposto con entusiasmo a questo progetto: i primi “piccoli talenti” iniziano a farsi vedere, e hanno cominciato a seguire le orme dei “grandi” .
Quest’anno la Filarmonica si è esibita in occasione di quattro eventi, tra Signa, Lastra a Signa, Radda in Chianti e Piazza della Signoria, e ha sempre riscosso grande successo. E ormai dietro alla Filarmonica c’è un mondo: la banda si compone di 45 elementi, a cui vanno ad aggiungersi i ragazzi del Gruppo Giovanile, le Majorettes della Dance Connection, che accompagnano talvolta la banda dal vivo, i ragazzi del Leonardo da Vinci, la Scuola che si compone di 100-120 ragazzi e, dulcis in fundo, pure il “coro delle mamme”.
Un grande lavoro, e una grande passione, e non è un caso se oggi a Signa si ritorna a respirare musica, e non è raro trovare uno strumento in ogni casa. «Siamo tornati ad essere punto di aggregazione come ai vecchi tempi» dice con orgoglio, e anche un po’ di commozione, l’attuale Presidente della Filarmonica Fabrizio Rossi.
Insomma, davvero un bel progetto. In particolare, c’è un grande interesse per tutte le attività giovanili portate avanti dalla Filarmonica. Perché la musica è una passione contagiosa, che si trasmette attraverso le generazioni ma, affinché cresca un frutto, ci vuole qualcuno che pianti un seme.
Il 6 dicembre 2011 la Filarmonica Giuseppe Verdi, unitamente al Corteo Storico di Signa, ha ricevuto nel Salone dei ‘500 in Palazzo Vecchio, l’attestato di “Gruppo d’interesse nazionale”.