Il cappello di paglia di Firenze che si caratterizza per i suoi 40 giri di trecce cucite, ciascuna composta da 13 fili entrò prepotentemente nella moda, nello sport, nel teatro e finanche nell’arte. Sobria e garbata, la classica paglietta entrò anche nell’arte e ricevette vari omaggi pittorici da parte dei pre-impressionisti ed impressionisti francesi. Artisti come Manet e Renoir dipinsero signori di fine Ottocento e inizio Novecento che con le loro pagliette in testa erano impegnati in diverse attività quotidiane: dal passeggiare e stazionare presso caffè e locali pubblici fino alle gite in barca sul fiume. Ma non dimentichiamo Van Gogh, Cezanne, Matisse e tanti altri.