Il Cappello di Paglia ha ispirato registi, attori e attrici
L’accessorio ha un curriculum cinematografico di tutto rispetto. Una giovane Joan Crawford l’ha sfoggiato con disinvoltura nel film L’amante (1931), in cui interpretava un’operaia che sognava una vita agiata con l’avvocato di successo di cui era innamorata (alias Clark Gable). Il cappello quantomeno è stato un buon inizio.
Avanti veloce agli anni Cinquanta ed ecco Gloria Swanson, a bordo piscina sul set di Viale del tramonto, (1950) con un look senza tempo da film noir hollywoodiano – cappello con falda extra-large, tutto il resto a stampa leopardo. A fare da rovescio della medaglia c’è l’ultima collaborazione di Grace Kelly con Alfred Hitchcock, Caccia al ladro (1955), che lancia il cappello di paglia sobrio ma oversize, abbinato a un body nero e una gonna bianca per una grande lezione di monocromia.
Gli anni Sessanta sono cominciati con l’iconica Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany (1961), che ha ispirato infinite imitazioni del suo cappello nero con il nastro. Altrove, la stella del musical Julie Andrews ha portato sul grande schermo sia il cappellino di paglia ornamentale da uomo che il comodo cappello a tesa larga rispettivamente in Mary Poppins (1964) e in Tutti insieme appassionatamente (1965). Jean Seberg ha invece evocato il fascino della Costa Azzurra nel thriller del 1965 Da un momento all’altro con un trilby di paglia accessoriato da una vestaglia bianca di spugna.
A metà degli anni Ottanta e inizio anni Novanta, il cappello di paglia è diventato espressione di eleganza. Il tonal look di Meryl Streep in La mia Africa (1985); il coordinato a pois di Julia Roberts alle corse dei cavalli in Pretty Woman (1990); e il cappello con veletta abilmente inclinato sul capo di Madonna in Evita (1996).
All’alba del 21simo secolo, Penélope Cruz ha reso seducente il cappello da sole nei panni della donna del torero in Manolete (2007); mentre Audrey Tatou ci ha ricordato il vero significato di un classico, interpretando la regina della moda francese in Coco avant Chanel – L’amore prima del mito (2009).
E per rendere il merito a chi di dovere, un richiamo all’inventore del selfie con straw hat, Vincent van Gogh (Autoritratto con cappello di paglia, 1887) – impersonato dal leggendario Kirk Douglas in Brama di vivere (1956).
Clark Gable e Joan Crawford in Anime in delirio, 1931
Vivien Leigh in Via col vento, 1939
Grace Kelly in Mezzogiorno di fuoco, 1952
Leslie Caron in Gigi – 1958
Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany, 1961
Grace Kelly sul set di Caccia al Ladro, 1955
Julie Andrews in Mary Poppins, 1964
Julie Andrews, Tutti insieme appassionatamente, 1965
Jean Seberg in Da un momento all’altro, 1965
Claudine Auger in James Bond Thunderball Operazione Tuono, 1965
Gloria Swanson in Viale del Tramonto, 1950
Meryl Streep in La mia Africa, 1985
Richard Gere e Julia Roberts in Pretty Woman, 1990
Madonna in Evita, 1996
Jeanne Moreau in Viva Maria, 1965
Catherine Deneuve Je vous aime, 1980
Keira Knightley in Pirati del Caraibi, 2007
Penelope Cruz in Manolete, 2008
Audrey Tautou in Coco Avant Chanel, 2009
Kirk Douglas interpreta l’artista Vincent van Gogh in Brama di vivere, 1956