Pro Loco Signa A.P.S.
LA FESTA DELLA BEATA GIOVANNA – 1° aprile 2024

LA FESTA DELLA BEATA GIOVANNA – 1° aprile 2024

La Beata Giovanna nacque, secondo alcune fonti docu­mentarie, nel 1266 a Signa, dove si distinse nella pre­ghiera, nella meditazione e nella contemplazione.

Eventi miracolosi si verificarono durante la Sua vita e dopo la Sua morte, avvenuta il 9 novembre 1307, generando una forte devozione ed un culto, sia a Signa che in ogni parte della To­scana; si svilupparono così verso di Lei varie forme di vene­razione popolare che, nella loro essenza, sono arrivate sino ad oggi.

La Festa della Beata Giovanna ebbe origine il Lunedì di Pasqua del 1385, anno in cui, in occasione della traslazione del Suo corpo, si svolse la prima processione in Suo onore.

Le popolazioni del circondario le resero grandi onori e, in occasione di eventi straordinari e di calamità, ricorsero alla Sua intercessione.

Nel 1439, ad opera della famiglia dei Medici, molto devota alla Beata, essa venne portata in processione a Firenze per far cessare la peste, ed un secolo dopo, nel 1542, per implorare la fine di un violento terremoto che sconvolse anche il Mugello.

Sin dai primi anni dopo la sua morte, la depositaria delle tradizioni legate al culto della Beata Giovanna fu l’Opera della Beata Giovanna, che ebbe il compito di amministrare i lasciti e le offerte, curare feste e manifestazioni, commissionare opere d’arte e mantenere la Cappella della Beata e la Pieve, fino a quando essa venne sciolta, nel 1785, dal Granduca Leopoldo.

Da allora, la depositaria di tutte le tradizioni legate alla Beata Giovanna, divenne la Venerabile Compagnia del Santissimo Sacramento e dello Spirito Santo, nata nel 1348 come Compagnia dei Bianchi, che già si distingueva per le sue opere di carità e di culto.

Nel 1945, in ringraziamento della fine della seconda guerra mondiale, l’urna con il Suo corpo attraversò le vie di Signa e di Lastra a Signa.

Anticamente tutte le parrocchie del circondario, portavano, il Lunedì di Pasqua, con degli asini, l’olio per la lampada votiva: poi, a partire dal 1927, mandarono, come omaggio, un bambino, vestito da angioletto, che recava in mano un passerotto, in ricordo dei miracoli che la Beata Giovanna aveva operato durante la Sua vita.

Oggi il solenne Corteo, con circa 300 figuranti in costumi del XV secolo, rappresenta una delle occa­sioni più alte e sentite dalla popolazione di Signa, ed è la forma con cui attualmente noi ricordiamo questa nostra grande concittadina, Corteo che, rievocando quella prima processione in Suo onore del 1385, è esso stesso parte integrante di una processione religiosa.

Il Corteo Storico, nato nel 1971 come manifestazione solamente religiosa, ha progressivamente accresciuto la sua importanza, ingrandendosi ed arricchendosi di iniziative collaterali (come il Palio degli Arcieri dei Popoli di Signa, durante la Festa Medievale nel Castello a Set­tem­bre, che stabilisce l’ordine di precedenza dei quattro Popoli nel Corteo) e si è trasformato in una manifestazione dall’accurata regia e dall’altrettanto cu­rata sceneggiatura.

Il Corteo Storico è cresciuto insieme al paese ed è oramai diventato uno spettacolo di grande richiamo. Esso non ha tuttavia perso la sua connotazione pretta­mente religiosa, pur avendo acquisito una sua precisa dimensione storica.

È questa forse la circostanza che maggiormente si presta ad un festoso incontro fra tutti gli abitanti di Signa, che da sempre trovano la loro unità nel nome della Beata Giovanna, uno dei personaggi più importanti della no­stra storia locale.

Le sue radici, quindi, affondano profondamente nella storia, nella fede religiosa e nella tradizione del popolo di Signa.